Descrizione
Giacomo e Irene sono i protagonisti di questo passo a due della vita, danzato sulle note di una melodia di accordi minori, tra intrecci sensuali e lontananze improvvise. Nella notte che li riunisce dopo più di venti anni, il destino concede loro di far scorrere il vecchio film dei ricordi, in una spiaggetta di mezzaluna.
I demoni di Giacomo hanno un nome, Carlo. È il nome che ha dato alla malattia che adesso gli toglie i ricordi e che lui cerca di esorcizzare tenendo un diario dei propri rimpianti.
Volti, voci, luoghi, vivono un’ultima ribalta prima di scomparire. Il demone di Irene è il principio di realtà, che le ha tolto i sogni e che ha il volto e il nome di sua figlia, così simile a lei, eppure così incomprensibile.
Mancano due giorni a Natale, è la fredda notte di un ventitré di dicembre. Lo stesso cielo di stelle che Giacomo aveva visto riflesso negli occhai di Irene un ventitré di dicembre di tanti anni fa.
“Passo a due” è un tempo senza tempo in un luogo adagiato su un mare che ti abbraccia, ti trascina, ti affonda e ti fa riemergere, ti toglie il respiro per poi donarti dialoghi sussurrati e delicate atmosfere.
Vite, nella straordinaria quotidianità della vita, che si perdono per cercarsi o si cercano per perdersi di nuovo… e di nuovo cercarsi.
Un romanzo da assaporare con calma, per dare il tempo alle emozioni di espandersi e sedimentare. Un romanzo che ti prende per mano, come fanno i protagonisti, e ti porta a spasso su quella litoranea mai completamente dritta e mai uguale a sé stessa, per danzare un passo a due di fronte all’immensità del mare.
(Roberto Nuzzo, musicista)