Descrizione
All’indomani della Liberazione, Parigi è una città sfinita. Dopo quattro anni di oppressione l’euforia dilaga e al fiorire di aspirazioni nuove fa da supporto la volontà di voltare pagina al più presto. In questo contesto di penuria e illusione, si colloca la vicenda di Saint-Germain-desPrés.
Il quartiere popolare, sito sulla rive gauche, ha sempre avuto fama di luogo tranquillo ma ecco che, nel giro di pochi mesi, la “movida” esplode nelle vie, nei bar e nelle piccole caves. Una ventata di entusiastica creatività si propaga e per almeno un decennio continuerà ad alitare, proiettando il quartiere al centro degli interessi della stampa mondiale e di un turismo di massa.
La pop culture americana, e in special modo la musica jazz (nelle fattispecie tradizionali del dixieland e dello swing e del bebop) è di incentivo a questa brama di vivere non di rado spinta all’eccesso. I giovani ne sono i principali fruitori: nel desolato clima parigino essi si pongono quali interpreti genuini di una “libertà” il cui significato non sia soltanto formale. Alcuni di questi giovani diverranno star della musica, del cinema, del teatro, della letteratura. Altri usciranno invece di scena, ma tutti saranno stati partecipi di un’avventura elettrizzante che, pure a distanza di decenni, vale la pena raccontare.