Descrizione
Un racconto semplice e senza filtri, senza censure, senza polemiche sterili. Solo cronaca reale di quello che è successo, e nel momento in cui accadeva, nell’ospedale di Bergamo e nell’animo degli operatori sanitari che rilasciavano brevi confessioni davanti alla macchinetta del caffè, in brevissimi attimi di pausa.
Parole che non solo raccontano, ma teletrasportano il lettore direttamente nei corridoi del pronto soccorso in quei giorni di cupa sofferenza e di morte. Un piccolo diario denso che non racconta solo una storia, ma rappresenta quella di tutti gli infermieri e i medici in prima linea durante l’emergenza Covid-19.
E ricorda tutti coloro che sono morti durante la pandemia, perché la loro memoria non si spenga tra le pieghe generali delle cronache storiche.