Descrizione
La città, di cui si parla in questo testo, ha una caratteristica peculiare. Quando nevica – in media due giorni su tre – essa si ammanta come tutte le altre città di questo mondo. Ma, sotto la neve, alcune qualità profonde degli abitanti – la riservatezza, la riflessività, la sobrietà di pensiero, l’abitudine all’ascolto e l’enorme senso civico – divengono più evidenti e più comprensibili. Il bianco della neve, anziché celarle le esalta alla vista come all’intelletto. Esse appaiono come tratti salienti della società nel suo complesso e delle sue tradizioni. Si ha quasi l’impressione che chi progettò la città, due secoli orsono, lo fece tenendo conto anche della neve come elemento costitutivo.
Camminare sotto la neve, per le vie e le piazze di questo luogo insolito, può sembrare agli occhi dello straniero un’impresa vana e di scarso costrutto. Ma intraprenderla, nello sforzo di decifrare e comprendere qualcosa, può riservare anche liete sorprese, donando emozioni e motivi di interesse. Misurarsi col mondo esterno, anche se poco accogliente e ospitale, è infatti un modo sempre valido di misurarsi con se stessi, di interrogarsi e di conoscersi più a fondo